sabato 11 febbraio 2012

Pinguini a Ginevra


La recente ondata di freddo polare che ha interessato tutta l'Europa non ha risparmiato la Svizzera. Da oltre una settimana nevicate abbondanti si alternano a giorni di freddo intenso, con il termometro che non sale mai oltre lo zero.
Dopo il mio viaggetto in Italia, dove mi sono presa la mia dose di neve e freddo, sono rientrata a Ginevra e sono stata accolta da raffiche furiose e soprattutto gelate. Restando in casa, pare che all'esterno un branco di lupi e/odi anime dannate si sia dato convegno nel parco sotto casa per esprimere il loro disappunto; uscendo, pare che il vento abbia intenzione di scorticare le guance e staccare le orecchie, e qualunque altra parte del corpo non adeguatamente protetta. Neppure il gatto di casa, sebbene protetto da una folta pelliccia, riesce a rimanere fuori casa più di mezz'ora. E si, quella cosa nera che scivola appena fuori dal mio campo visivo, potrebbe anche essere un pinguino.

Razionalmente, per chi riesce a pensare con i piedi sul limite del congelamento, le minime sono di - 8, le massime di - 4, il tempo coperto e il freddo percepito intorno ai - 15 a causa del vento. 

Nonostante questo, la passeggiata sulle rive del lago non è assolutamente da perdere, cosi almeno si dice.
La settimana scorsa, mentre io scendevo in Italia illudendomi di trovare un clima più caldo, a Ginevra si è scatenata la Bise, il vento freddo locale. 
Raffiche di 80 km all'ora hanno spazzato la città e schiaffeggiato il lago, portando ondate di acqua sulla terraferma. Date le temperature gelide, il risultato sono interi tratti di lungolago completamente ghiacciati. Quattro giorni dopo, il lungolago è ancora utilizzabile come piste di pattinaggio, le panchine e i cestini sono ricoperti di ghiaccio e il vento e l'acqua si sono divertiti a creare sculture di ghiaccio sui rami degli alberi. 
Le autorità elvetiche hanno transennato le zone colpite, a tutela della popolazione che ignora allegramente i divieti e viene a fotografare l'insolito fenomeno. Turisti e locali sfidano il freddo e il vento, e i bambini si divertono a scivolare sul ghiaccio. Il vento continua però a colpire la città, e a tratti ad accumulare acqua sulle piste ghiacciate, o sul povero turista. 
Sotto potete vedere il risultato di un'ondata malefica, abbattutasi sull'ignara passante, e congelatasi in meno di un quarto d'ora.
E se qualcuno vuole vedere l'intera collezione di foto scattate al gelo, vi lascio un link

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