giovedì 10 maggio 2012

escursioni a ginevra- in cerca dei cedri, verso il giardino botanico

 Ginevra è una città interessante, e approfittando di giornate piu miti in marzo e di una guida alle passeggiate da fare in città, l'esplorazione puo riservare sorprese e condurre in luoghi poco noti. E a volte decisamente inaspettati.
La prima ci conduce in cerca dei cedri cresciuti in città, fra giardini pubblici, parchi privati e stradine nascoste fra le case a due passi dal centro e che sembrano piena campagna.
Già presente dappertutto, questo miscuglio di grattacieli dediti al risparmio di spazio e di casette tradizionali svizzere con giardinetto è particolarmente acuto qui, nella zona Eaux-Vives; a due passi dall'affollatissima riva del lago, le residenze sobrie ma eleganti si concedono ampie zone pedonali dove far giocare i bambini, terrazzi con vista Rodano, prati erbosi, piscine e istituti scolastici prestigiosi dotati di parco interno e teatro all'aperto. Il tipo di macchine in vista è decisamente di alto standard, e il traffico in realtà molto tranquillo. il brusio della città resta lontano da qui e i residenti si godono l'ombra degli alberi secolari. 
Ora, a me piacciono parchi e giardini, e molti di questi terreni sono comunque attraversabili dal pubblico, ma mi rende alquanto nervosa pensare che gli alloggi popolari hanno una lista di attesa di secoli e il tasso di appartamenti liberi a Ginevra è vicino allo 0.2%, e questo costringe coppie con figlio neonato e con un dossier non abbastanza solido a vivere in un monolocale. Lasciamo pure il prato e gli alberi, ma alcuni dei terrazzi che ho visto ci stavano due monolocali. 

La seconda passeggiata porta sulla riva destra; partendo dal lungolago ormai scongelato, si avanza verso il giardino botanico e i palazzi dell'ONU, arrampicandosi dolcemente sulle colline. 
Poche case, terrazzi erbosi da cui di gode una vista panoramica, e la zona verdeggiante intorno ai palazzi delle Nazioni Unite. 
Il terreno è stato donato con lascito testamentario, purché una parte venisse mantenuta a verde, e questa richiesta viene rispettata ancora oggi. Gli speculatori edilizi si mordono le mani, questa zona è ancora più pregiata della precedente, ma niente, non si può fare altro che lasciare i terreni verdi e aperti al pubblico. 
Questo è anche il quartiere delle ambasciate, e parecchi edifici sono discretamente ma efficacemente sorvegliati. 
Il giardino botanico invece è libero e aperto al pubblico, e molto frequentato nelle belle giornate. Ospita svariati tipi di piante, delle grandi serre ottocentesche in vetro e acciaio (serra calda, serra temperata) che contengono piante di climi diversi fra cui un grande banano,  un parco giochi e un laghetto, per la gioia di anatre, cigni e fenicotteri. Non manca lo stagno dei pesci, il giardino delle erbe aromatiche e quello delle piante coltivate antiche, il giardino roccioso (eh beh, siamo in Svizzera) e infine bar e negozio (anglicizzato in shop; siamo sempre in Svizzera, e gli affari sono affari).  
Tra un'aiuola e l'altra si aprono spazi verdi affollati di ginevrini, turisti e bambini di ogni genere. 



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