martedì 23 ottobre 2012

Disavventure con la moka

Il caffé nelle lande Svizzere è servito in molte maniere.
Una cosa che sembra non essere diffusa è la moka. Da brave italiane, abbiamo la piccola e la grande, e vengono usate a ciclo continuo, specialmente quando io sono a casa dal lavoro.
Caffè puro macinato si trova, anche se i chicchi sono più diffusi, il miscuglio orzo-caffè per il latte della mattina viene importato dall'Italia (con spedizioni di approvvigionamento nei supermercati italiani ogni volta che ci capita di andare a trovare i genitori).
Le moke, e i materiali per la manutenzione (leggi: guarnizioni), no.
Quindi è particolarmente pericoloso il mio atteggiamento sconsiderato verso la macchinetta. A mia discolpa, devo dire che questo avviene in particolare la mattina appena alzata, prima di aver bevuto il caffè, ma sono riuscita a

  • preparare il caffè senza filtro (recuperata prima di accendere il gas)
  • preparare il caffé senza acqua (ce ne siamo accorte dopo un po')
  • bruciare la guarnizione (conseguenza del comportamento di cui sopra)
  • bruciare la moka (completamente)
A seguito della disavventura n 3 abbiamo dovuto chiedere alla mamma (ah le mamme italiane) di inviare una guarnizione. A seguito della disavventura n 4 la casa puzzava di bruciato a la moka è stata gettata. Essendo la piccola, per alcune settimane siamo andate avanti con la versione grande, con aumento del consumo di caffeina. 
Miracolosamente, a Morges, Chiara è riuscita a scovare una nuova moka piccola. Tutta fiera, stamattina ho preparato il caffè. E sono riuscita a 
  • preparare il caffé senza guarnizione

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